1931: nella Guida gastronomica d’Italia l’autore usa il nome gnocchi con il lardo per evitare la dicitura canederli allo speck. Risaputamente i canederli non sono gnocchi (che nella gastronomia italiana sono di patate) e lo speck non è lardo. Ma le parole canederli e speck facevano paura, troppo simili al tedesco, quella lingua che il fascismo voleva uccidere (e seppellire) per sempre nelle terre trentine e sudtirolesi.
Ah, etimologicamente: i termini canederlo e canederli sono germanismi, ovvero un adattamento dialettale del termine tedesco knödel; il termine Speck dal ted. Speck ‹špèk›, propr. «lardo».
