
L’abate di Rovereto Gerolamo Tartarotti mette in dubbio la santità del Beato Adalpreto, vescovo di Trento. Ma Adalpreto ha consacrato la chiesa di san Vigilio: come rispondere a questa calunnia? Il moenese Valentino Rovisi lo fa con la forza di un’immagine. Dipinge una pala d’altare in cui il beato viene assunto in cielo con ancora la lancia che l’ha ucciso conficcata nel petto.
Nel registro inferiore del quadro, dipinge la processione dei moenesi che, guidati per l’appunto dal vescovo, dall’antica parrocchiale di san Wolfango entrano nella nuova chiesa di san Vigilio. 27 ottobre 1164: è la data che sancisce il passaggio di Moena dalla diocesi di Bressanone a quella di Trento.
Bravo, Valentino Rovisi, che ci guardi dal tuo quadro. Ti sei dipinto nella processione proprio dietro ad Adalpreto!
e a proposito di memorie tiepolesche: guardate il putto là in alto!

1 commento su “L’arma migliore per vincere una disputa? Una pala d’altare”