1944: Come sono morti i quattro ebrei rifugiati a Moena, Richard Löwy, Johanna Liebgold, Martha Löwy e Hermann Riesenfeld?
A Moena circolarono molte voci (tra cui quella che li vede uccisi presso il Lago Maggiore –testimonianza di Tinotto Mazza-).
Sia Maria Lusia Crosina (nel suo lavoro sugli Ebrei residenti in Trentino) sia Giorgio Jellici (nella sua biografia di Richard Löwy) riportano la data del trasferimento da Trento a Fossoli il 17 febbraio 1944. Anche Mario Piccolin, nella sua intervista rilasciata il 13 settembre 2003 a Maria Piccolin, ci attesta il traferimento a Fossoli dei quattro.
La Crosina e lo Jellici ci segnalano poi la data della deportazione ad Auschwitz: 22 febbraio 1944. Il convoglio è il numero 08 (lo stesso di Primo Levi).
Conferma definitiva si può trovare nel libro di Liliana Picciotto, Il libro della memoria e nel sito nomi della Shoah. Liliana Picciotto è la massima esperta di Shoah in Italia; ha ricostruito tramite la documentazione del CDEC e testimoni diretti (i pochi sopravvissuti) i convogli che partirono per Auschwitz e riporta queste indicazioni per i nostri quattro. Notare che nei documenti i nostri quattro appaiono con i nomi italianizzati.




Solo per Hermann, dunque, sussiste qualche dubbio sulla deportazione ad Auschwitz. Che sia morto durante il trasferimento a Fossoli? Per ora di questo nulla si sa.
I quattro ebrei ‘moenesii’ sono giunti ad Auschwitz o sono morti durante il viaggio?
Sia Giacomino Ganz (che riporta le parole della sorella Maddalena, amica dei Löwy) sia Maria Felicetti (anche lei amica dei Löwy) parlano di un veleno che Johanna, di professione farmacista, avrebbe nascosto in un anello. Il proposito era quello di utilizzarlo durante la deportazione. Sarà avvenuto questo? Non lo sappiamo.
Certamente nessuno dei quattro risulta negli elenchi di Auschwitz e dunque, se arrivarono ad Auschwitz, vennero probabilmente gasati all’arrivo.
Una fine, in ogni caso, terribile ed ingiusta.
